Si chiude oggi la quattordicesima
edizione di Book City Milano e già dà appuntamento al 2026,
quando si svolgerà dal 23 al 29 novembre.
Aperta in un incontro in cui Colum McCann ha ricevuto il
sigillo della città di Milano, in una miriade di incontri per la
città la manifestazione dedicata ai libri e alla lettura ha
anche visto la presentazione dell’ormai tradizionale ricerca di
Aie sui consumi culturali di Milano (in crescita dell’1%), di
una ricerca realizzata da GeMS – Gruppo editoriale Mauri
Spagnol in occasione del ventennale, sul Potere rigenerativo dei
libri e della lettura che ha mostrato come chi legge ha un uso
meno automatico e più attivo ai social e di una ulteriore
ricerca promossa da Intesa Sanpaolo sull’Effetto festival
intitolata Il senso della misura che ha mostrato la necessità di
mostrare l’impatto che hanno sul territorio, per questo su un
campione di 124 realtà intervistate, 4 festival su 10 hanno già
realizzato almeno un’analisi d’impatto.
Book City è stata anche la cornice di campagne di promozione
della lettura a partire da #ioleggoperché, la campagna di
donazione di libri alle scuole promossa da AIE. La
manifestazione – ora diventata una fondazione – negli anni è
cresciuta e a dimostrarlo basta considerare che dal 2012 ha
realizzato oltre 16.000 eventi, coinvolto più di 30.000 autori e
animato oltre 300 sedi diverse non solo a Milano e nella città
metropolitana ma anche a Como, Cremona, Lodi, Monza, Pavia e
quest’anno anche Sondrio.
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