• Chi Siamo
  • Privacy Policy
  • Contatti
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
Espresso Italia
  • Politica
  • Finanza
  • Cronaca
  • Cultura
  • Economia Italiana
  • Economia Estera
  • Politica
  • Finanza
  • Cronaca
  • Cultura
  • Economia Italiana
  • Economia Estera
Espresso Italia
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
Home Economia Italiana

Il cibo di cani e gatti costerà meno, taglio dell’Iva dal 2026

di Redazione Espresso Italia
19/11/2025
Il cibo di cani e gatti costerà meno, taglio dell’Iva dal 2026

Un alleggerimento della spesa per il cibo di cani e gatti è all’orizzonte. La Legge di Bilancio 2026 potrebbe introdurre una riduzione dell’Iva sul pet food, soprattutto per le diete veterinarie. La proposta, al centro di emendamenti presentati in questi giorni, mira a equiparare gli alimenti per animali a beni di prima necessità o addirittura a farmaci.

La proposta: Iva dal 22% al 4% o 10%
L’obiettivo è semplice: spostare il cibo per animali dalla attuale aliquota Iva del 22% a una fascia agevolata. Si punta al 4%, la stessa dei farmaci essenziali, o almeno al 10%, riservato ad altri beni di prima necessità. Il focus iniziale è sugli alimenti dietetici e terapeutici, quelli prescritti obbligatoriamente da un veterinario quando gli animali hanno problemi di salute.
La proposta non è solo una questione fiscale, ma riflette un cambiamento sociale. Con oltre 12 milioni di cani e gatti nelle famiglie italiane, il pet food è ormai un bene di consumo essenziale per milioni di persone. Oggi avere un animale domestico costa circa 900 euro all’anno, secondo i dati di una recente ricerca Nomisma. Questa cifra comprende le spese essenziali di accudimento, che sono fondamentalmente l’alimentazione e le cure mediche e con queste ultime che incidono per circa un terzo.
Un risparmio fino a 600 euro l’anno
Non si tratta di pochi spiccioli. Secondo stime del Partito Animalista Italiano, che già lo scorso estate aveva depositato una proposta simile, una riduzione dell’Iva al 4% comporterebbe un risparmio medio di 600 euro annui per famiglia. Una somma significativa, che alleggerirebbe un budget domestico già sotto pressione e darebbe un respiro anche a rifugi e associazioni di volontariato, spesso sommersi dalle spese.
“Considerare il cibo per animali un bene di prima necessità significa promuovere il loro benessere come valore sociale condiviso”, si legge nella motivazione degli emendamenti. L’iniziativa ha un duplice scopo: sostenere le famiglie, in particolare quelle più deboli, e contrastare indirettamente l’abbandono, spesso legato ai costi eccessivi di mantenimento, soprattutto per gli animali con esigenze alimentari speciali.
Viene chiesto di istituire anche un fondo per il sostegno alle famiglie a basso reddito per le prestazioni veterinarie che riguardano gli animali d’affezione che vivono con loro. La richiesta è di una dotazione iniziale, per il 2026, di 10 milioni di euro.
I prossimi passi e l’ostacolo delle coperture
Il destino della misura è ora nelle mani della politica. Nei prossimi giorni la palla passerà alla Commissione Bilancio di Camera e Senato, per poi approdare in Aula per il voto definitivo.
La proposta gode di un ampio consenso di principio, ma non è ancora fatta. Il nodo da sciogliere rimane quello delle coperture finanziarie: trovare le risorse per compensare il minore gettito Iva è l’ostacolo che potrebbe frenare o addirittura affossare l’emendamento nella fase finale di stesura della Manovra.
Se supererà questo scoglio, l’approvazione della misura sarebbe un segnale importante per tutte quelle famiglie che, ogni giorno, si prendono cura di un animale con esigenze di salute particolari, riconoscendo finalmente il loro ruolo affettivo e sociale.

Articoli Correlati

Tredicesima, 52,5 miliardi agli italiani: 1 su 2 l’userà per bollette e risparmi
Economia Italiana

Tredicesima, 52,5 miliardi agli italiani: 1 su 2 l’userà per bollette e risparmi

14/12/2025
Italiani evasori, superati i 100 miliardi: nel mirino autonomi e agevolazioni
Economia Italiana

Italiani evasori, superati i 100 miliardi: nel mirino autonomi e agevolazioni

14/12/2025
La mafia fa più affari al Nord che al Sud: 61,4 miliardi di euro ripuliti “legalmente”
Economia Italiana

La mafia fa più affari al Nord che al Sud: 61,4 miliardi di euro ripuliti “legalmente”

14/12/2025
Borse miste: dopo taglio tassi Fed si pensa già a gennaio
Economia Italiana

Borse miste: dopo taglio tassi Fed si pensa già a gennaio

13/12/2025
Spread Btp-Bund in calo a 68 punti, Italia meglio della Francia: conviene investire ora?
Economia Italiana

Spread Btp-Bund in calo a 68 punti, Italia meglio della Francia: conviene investire ora?

13/12/2025
Poste sale al 27,32% di TIM ma chiede esenzione obbligo di OPA
Economia Italiana

Poste sale al 27,32% di TIM ma chiede esenzione obbligo di OPA

13/12/2025

Ultime Notizie.

#AccadeOggi

#AccadeOggi

15/11/2025
Mostre, ad Agrigento Banksy Modeste Collection

Mostre, ad Agrigento Banksy Modeste Collection

02/12/2025
P.Chigi, non ci sarà ulteriore cig all’Ilva ma formazione

P.Chigi, non ci sarà ulteriore cig all’Ilva ma formazione

19/11/2025
Morto Cesare Cursi, fu sottosegretario nei governi Berlusconi

Morto Cesare Cursi, fu sottosegretario nei governi Berlusconi

16/11/2025
Borse europee in rosso: dubbi su percorso Fed. Attesa dati post-shutdown

Borse europee in rosso: dubbi su percorso Fed. Attesa dati post-shutdown

15/11/2025
  • Chi Siamo
  • Privacy Policy
  • Contatti

© 2023 Espresso-Italia.it

Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
  • Politica
  • Finanza
  • Cronaca
  • Cultura
  • Economia Italiana
  • Economia Estera

© 2023 Espresso-Italia.it