Ascolta la versione audio dell’articoloL’ultimo round delle regionali di quest’anno in Veneto, Campania e Puglia vede centrodestra e centrosinistra confermarsi nei territori che governavano. Ma gli scossoni non mancano all’interno delle coalizioni. Primo tra tutti in Veneto dove il derby FdI-Lega viene stravinto dai leghisti, trainati dal consenso di Luca Zaia. Il partito di Matteo Salvini si attesta oltre il 36%, doppiando i meloniani, sotto il 19%. Un risultato senz’altro figlio della candidatura come capolista del governatore uscente, che supera le 150mila preferenze.Nuovi rapporti di forza in VenetoIl risultato ribalta gli equilibri in una regione dove Fdi, dopo il 9,6% delle regionali 2020 si era imposto come primo partito sia alle politiche del 2022 (32,6%) che alle europee del 2024 (37,6%). La performance della Lega è la migliore da cinque anni a questa parte. Nel 2020il Carroccio si fermò al 16,9% a causa dello “stratosferico” 44,6% incassato dalla lista ZaiaLoading…In Puglia Pd primo partito, FI supera la Lega Il Pd vola in Puglia, dove conquista il 26%, seguito dalla lista “Decaro presidente” che – superando il 12% dei consensi – rafforza l’autonomia del neo governatore, forte anche dei consensi di altre due liste civiche a suo sostegno che insieme raccolgono un altro 12-13%. Il M5s, poco sopra il 7% registra una performance al di sotto il risultato del 2020 (9,7%), anno in cui però correva con una sua candidata. Mentre Avs, che puntava sul traino di Nichi Vendola, riesce per un soffio a superare la soglia di sbarramento del 4 per cento. Nel centrodestra, fermo restando il primato di Fdi, Forza Italia si piazza al secondo posto (9,1%) davanti alla Lega (8%).In Campania Forza Italia tallona FdiIn Campania non riesce l’ambito sorpasso di Forza Italia su Fdi come primo partito del centrodestra. Ma gli azzurri mancano per poco il colpaccio collocandosi attorno all’11% mentre i meloniani sfiorano il 12%. I dem sono primo partito: con oltre il 18%, staccano il M5s che, pure esprimendo il presidente non raggiungono il 10% (la lista Fico presidente è poco oltre il 5%). Buone performance per la lista legata a Vincenzo De Luca, “A testa alta”, data all’8%: il governatore uscente manterrà un suo peso in Consiglio regionale.








