Un tempio moderno, fatto di colonne
bianche che non sono di marmo ma di una bianca e rilucente
plastica: è riciclata, cosa che la rende simbolo di una
costruzione trasformabile come il materiale che lo compone,
eterno ma allo stesso tempo portatore di un cambiamento, di
un’opportunità di una nuova vita. L’opera, Tam Tam, Tempio,
Azione, Movimento è stata svelata alla GnamC di Roma, in
occasione della presentazione del numero speciale di Interni,
Roma eternal change, dedicato alla Capitale come laboratorio di
architettura, arte e innovazione.
L’installazione, ideata dallo studio d’architettura Alvisi
Kirimoto, è stata realizzata, nell’ambito di Interni Cre-Action
durante il FuoriSalone 2025, grazie al supporto del consorzio
per il recupero e il riciclo di imballaggi in plastica Corepla:
utilizza un materiale, ha spiegato Junko Kirimoto, in genere
usato per per acquedotti, o per stendere cavi elettrici: “Si usa
sottoterra ma noi lo abbiamo reso protagonista. E poi abbiamo
scelto il colore bianco per annullarne la matericità e rendere
lo spazio come sacro, come un tempio”.
“Roma non smette mai di sorprendere”, spiega la direttrice di
Interni Gilda Bojardi. “Ogni epoca l’ha riscritta,
stratificandone le forme, sovrapponendo memorie e visioni.
L’Urbe rivela un volto in continuo mutamento: è un luogo in cui
archeologia e contemporaneità si intrecciano in un dialogo
sospeso tra identità e mutazione. È questa la narrazione che
abbiamo fatto sulle pagine del nostro giornale di Roma,
interpretata come un mosaico di linguaggi e contaminazioni, come
una città aperta a innesti creativi internazionali, sempre in
grado di stupirci e sorprenderci”.
L’edizione straordinaria di Interni è stata presentata alla
Galleria Nazionale di Arte Moderna e Contemporanea dalla
direttrice della Galleria Renata Cristina Mazzantini,
dall’architetto e direttore Laboratorio Roma050 Stefano Boeri,
dalla storica e curatrice di Design Domitilla Dardi, da Junko
Kirimoto, del giornalista Roberto D’Agostino e dal presidente e
dal presidente di Corepla Giovanni Cassuti, partner
dell’installazione mentre Comin & Parnters è Communication
partner dell’iniziativa.
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