In Italia scendono, di molto, le percentuali delle persone interessate a comprare delle auto elettriche. È questo il dato di crisi che più balza agli occhi dell’ultimo EY Mobility Consumer Index 2024, studio annuale di EY (la vecchia Ernst & Young) condotto in 28 Paesi tra cui il nostro dove, come detto, cala il numero di persone interessate ad acquistare un veicoli elettrici o ibridi nei prossimi 24 mesi. Dal 70% dello scorso anno, infatti, si è passati al 65%, con i dati italiani che sono tuttavia migliori rispetto a quelli registrati in altri Paesi dell’Ue, dove l’interesse verso l’elettrico registra percentuali più basse. Lo studio rende l’Italia il sesto Stato della classifica globale di interesse verso i mezzi ad alimentazione alternativa.
Auto elettriche, l’interesse in Italia scende
Stando ai dati diffusi da EY, in Italia il 65% degli intervistati sarebbero disposto a comprare un’auto elettrica nel corso dei prossimi 24 mesi, con il dato che scende di 5 punti percentuali rispetto alla rilevazione dello stesso studio dello scorso. A influire sul calo è sicuramente l’incertezza legata a questa transizione, facilmente riscontrabile anche nello stato di crisi che sta interessando molti importanti brand automobilistici europei. Mancano, al momento, certezze sul futuro, con lo stallo che inevitabilmente influenza le scelte dei consumatori.
Va tuttavia precisato che i dati italiani di interesse verso l’elettrico risultano essere decisamente migliori rispetto a quelli di tanti altri Paesi presi in considerazione dallo studio. Il Bel Paese, infatti, è sesto nella classifica generale composta da 28 Stati, con la media generale che è pari al 62%, ovvero 3 punti sotto il valore nostrano.
I dubbi dei consumatori sull’elettrico
A livello generale c’è un dato che conferma quanto il processo di transizione verso la motorizzazione elettrica sia, al momento, ancora pregno di incertezze e dubbi per i consumatori. Se, infatti, ben il 57% degli intervistati a livello globale (2% in più rispetto al 2023) dovendo comprare un veicolo ne sceglierebbe uno elettrico o ibrido, ben il 27% lamenta ancora oggi l’assenza di strutture di ricarica che renderebbero più facile considerare seriamente il passaggio a un veicolo a propulsione elettrica. È proprio questo, dunque, il principale ostacolo attuale alla transizione dei mezzi di trasporto, con gli alti costi per le vetture e l’assenza di sostegno economico statale (incentivi) che chiudono il cerchio dei dubbi dei consumatori.
A spingere nella direzione opposta, invece, è il desiderio dei consumatori di abbassare i costi del proprio rifornimento. C’è, infatti, un netto 37% degli intervistati che vede negli alti costi del carburante per i veicoli a motore a combustione interna un valido incentivo al passaggio verso mezzi ad alimentazione alternativa.
I dati migliori e peggiori nel mondo
La fiducia verso le auto elettriche aumenta, principalmente, fuori dai confini europei, in Paesi come l’Australia e il Giappone, ma anche in alcune aree del Vecchio Continente, come l’Olanda. La propensione all’acquisto è cresciuta in un anno in questi Stati rispettivamente del 26, 15 e 6%.
A livello generale, invece, la propensione dei consumatori all’acquisto di un veicolo elettrificato vede trionfare la Cina con una percentuale del 78%, seguita da Singapore (74%), Norvegia e Thailandia (73%) e Vietnam (72%). La media dell’Ue, invece, è attorno al 57%, così distribuita:
Italia 65%;
Spagna 64%;
Francia 62%;
Danimarca 62%;
Svezia 60%;
Germania 53%;
Olanda 51%.