Settimana negativa per il settore immobiliare in Borsa, in tandem con l’andamento generale dei mercati azionari. A pesare sul sentiment degli investitori sono state le preoccupazioni riguardo a un’eccessiva valutazione dei titoli tecnologici, spinti in questi mesi dalle grandi aspettative sull’impatto dell’intelligenza artificiale.
L’andamento del settore in Borsa
Il settore immobiliare ha vissuto una settimana negativa a livello europeo, con l’indice Stoxx 600 Real Estate che ha registrato un calo dello 0,7%, facendo comunque meglio rispetto al -1,4% dello Stoxx Europe 600.
Una performance peggiore è stata messa a segno dall’Italia, dove l’indice FTSE Italia All Share Real Estate ha mostrato un andamento in calo dell’1,2% su base settimanale, peggiore di quello dell’indice FTSE MIB (-1%).
I titoli immobiliari quotati a Milano
Fra le società immobiliari quotate a Piazza Affari, si è registrata una settimana positiva per Next Re (+3,4%). Poco mosse IGD (+0,7%), Brioschi (+0,3%) e Aedes (-0,2%). Negative Gabetti (-1,8%), AbitareIn (-3,7%), Risanamento (-4,5%).
I dati macroeconomici
Sul fronte macroeconomico, continuano a esserci poche indicazioni negli Stati Uniti, dove continua lo shutdown. Sono state in calo le domande settimanali di mutuo negli Stati Uniti (decremento dell’1,9%, dopo il +7,1% registrato la settimana precedente), con tassi sui mutui trentennali leggermente saliti al 6,31% dal 6,30% precedente.
Gli studi di settore
In settimana sono arrivati dati interessanti da Immobiliare.it sul time on market delle abitazioni in vendita e in affitto, secondo cui in Italia un immobile in vendita rimane sul mercato in media 7 mesi e mezzo, senza variazioni rispetto a 12 mesi fa, mentre una casa proposta in locazione resta disponibile meno di 6 mesi e mezzo, una tempistica in diminuzione del 5% nel confronto con lo scorso anno. Tra le 20 città della Penisola analizzate, Trieste è la città in cui il time on market degli immobili in vendita è più basso: 5,3 mesi medi, con una netta diminuzione, del 12%, rispetto a un anno fa. Sul podio anche Bologna, con 5,6 mesi (-4% su base annua), e Milano, con 5,8 mesi; nel capoluogo lombardo, tuttavia, i tempi risultano in lieve aumento nel periodo (+3%). Trieste si conferma al primo posto anche per gli affitti: l’anzianità media degli annunci è di 4,4 mesi, in calo del 21% su base annua. Al secondo posto, a pari merito ma ben distanziate dalla vetta, Napoli e Verona (5,2 mesi), seguite da Firenze, Cagliari e Padova (tutte con 5,3 mesi).
Secondo l’Ufficio Studi Gruppo Tecnocasa, nella prima parte del 2025 i valori immobiliari di Milano hanno messo a segno un aumento dell’1,4%. La macroarea del centro segnala una salita dello 0,8%. Crescono invece del 3,3%, il rialzo maggiore, i prezzi delle abitazioni nella macroarea di Lodi-Corsica, in seguito al trend che si registra nei quartieri di Santa Giulia, Corvetto, Rogoredo. L’unico segno meno è nella macroarea di Navigli-Famagosta. Il segmento del lusso resta sempre dinamico a Milano anche se i prezzi, che hanno ormai raggiunto picchi considerevoli, non mostrano al momento variazioni significative.










