Sui mercati valutari la discesa del
dollaro è proseguita fino alla notte italiana, con la moneta
statunitense scesa fino ai minimi dall’inizio del 2022 sia
contro la sterlina sia contro l’euro.
Da settimane il biglietto verde è in calo con l’attesa delle
scelte della Federal Reserve e la conferma da parte del
presidente della banca centrale, Jerome Powell, che ora inizia
la stagione dei tagli ai tassi ha incrementato chiaramente la
debolezza della moneta Usa.
Il dollaro ha infatti perso un altro 0,7% contro l’euro fino
a un minimo sotto quota 0,9 (esattamente a un rapporto di
0,892), portando il calo totale al 3,6% da inizio agosto e a
oltre il 5% da giugno, un movimento sostanziale per il settore
valutario. Contro la sterlina lo scivolone è ancora più
accentuato (-4% dal 7 agosto) a un minimo di 0,755.
L’attesa è ora anche per il voto presidenziale Usa, con
Trump da sempre per un dollaro debole mentre Harris non si è
ancora espressa chiaramente sul punto. “Riteniamo che il dollaro
resterà sotto pressione e, nel frattempo, sia i prezzi dell’oro
sia del franco svizzero guadagneranno terreno”, afferma Mark
Haefele, Chief investment officer di Ubs Global wealth
management.
E l’oro nel future con consegna a tre mesi ha chiuso la
settimana a quota 2.548 dollari l’oncia, dopo aver toccato il
suo massimo storico martedì a quota 2.570.
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