Ascolta la versione audio dell’articolo3′ di letturaLa Costituzione tra le mani e levata al cielo o schierati all’ingresso di Palazzo di giustizia. Da Milano a Napoli è scattata oggi all’inaugurazione dell’anno giudiziario la protesta di giudici e magistrati contro la riforma costituzionale della giustizia che prevede la separazione delle carriere (approvata in prima lettura). Come deliberato dal comitato direttivo dell’Anm, i magistrati presenti all’inaugurazione dell’anno giudiziario del distretto di Corte d’Appello di Napoli hanno abbandonato il Salone dei Busti di Castel Capuano dopo che ha preso la parola il ministro della Giustizia Carlo Nordio. Lo stesso è accaduto a Roma dove un gruppo di magistrati ha lasciato l’aula della Corte d’Appello della capitale, quando ha preso la parola il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano.Meloni, Anm smetta di criticare senza se e senza ma«Le proteste sono sempre legittime ma mi rammarica questo atteggiamento dell’Anm per cui ogni riforma sul tema giustizia diventa un’Apocalisse, una fine del mondo che bisogna sempre criticare senza se e senza ma – ha detto la premier Giorgia Meloni prima di salire a bordo dell’Amerigo Vespucci a Gedda -. Credo non giovi neanche ai magistrati stessi perché quando ci si siede ad un tavolo un punto d’incontro si trova sempre – ha sottolineato -. Mi corre ricordare però che l’articolo 49 della Costituzione dice che i cittadini hanno il diritto di associarsi in partiti politici per concorrere in metodo democratico alla determinazione della politica nazionale. Questo significa che i cittadini si organizzano in partiti politici, votano, decidono quali devono essere le scelte della politica. Stiamo facendo qualcosa di perfettamente adeguato alla Costituzione che non dice che la giustizia non si può riformare».Loading…Torino, proteste dei magistrati: lasciano l’aula durante l’inaugurazione dell’anno giudiziarioNordio, sbaglia chi pensa che voglia umiliare magistrati «Il dissenso è il sale della democrazia e ringrazio i magistrati per aver espresso il loro dissenso in maniera composta. Ma pensare che un ex magistrato come me, che ha servito lo Stato per oltre 30 anni, possa avere l’obiettivo di umiliare la magistratura è ingiusto» ha detto il Guardasigilli nel corso del suo intervento.Nordio ha poi detto che la riforma per la separazione delle carriere non mette in discussione l’indipendenza del pubblico ministero. «È scritto a chiarissime lettere nella riforma costituzionale. Perché – si è chiesto il ministro della Giustizia – si deve leggere nella riforma quello che nella riforma non c’è? E anche qui mi permetto un riferimento personale. Per 40 anni ho sempre fatto il pm proprio per essere libero e indipendente. Nessuno vorrebbe un pubblico ministero sottoposto al potere esecutivo. Non io. È scritto nella Costituzione e non avverrà mai».Mantovano: riforma per i cittadini e non contro toghe«Vogliamo fare una riforma per i cittadini e non contro i magistrati» ha detto il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano, nel corso del suo intervento. «Non abbiamo nessuna intenzione di fare una riforma contro i magistrati ma per i cittadini. Immaginavamo di fare la riforma con il contributo critico dei magistrati» ha aggiunto.