Ascolta la versione audio dell’articolo3′ di letturaL’Italia è pronta a concludere a Fiuggi e Anagni il suo anno di presidenza del G7, rinnovando l’impegno del Gruppo a risolvere le crisi in Medio Oriente e Ucraina e ponendo l’accento sulla necessità di rilanciare il partenariato con l’Africa. La due giorni del 25-26 novembre a Fiuggi – in concomitanza con i Med Dialogues di Roma – metterà a frutto il lavoro di un anno particolarmente complesso nel panorama internazionale, con l’invasione russa dell’Ucraina che ormai ha superato i mille giorni e il conflitto a Gaza e in Libano che non trova ancora uno sbocco per una soluzione diplomatica.Focus sul Medio OrienteÈ proprio al Medio Oriente che è dedicata la prima giornata del summit: dopo che Tajani avrà accolto ad Anagni, nello storico Palazzo della Ragione, gli omologhi dei Paesi G7, prenderà il via la prima sessione dei lavori in cui verranno discusse le modalità per sostenere gli sforzi per arrivare ad un cessate il fuoco nella Striscia e in Libano, le iniziative per il sostegno alla popolazione e la promozione di un orizzonte politico credibile per la stabilità della regione, a partire da una soluzione basata su “due popoli, due Stati” e disinnescando l’escalation tra Israele e Iran.Loading…Il tema del mandato di arresto emesso contro il premier israeliano NetanyahuSu iniziativa italiana verrà affrontato anche il tema delle decisioni della Corte Penale Internazionale, e dei possibili effetti sulla attuale crisi in Libano e a Gaza. I mandati di arresto emessi contro il premier israeliano Netanyahu e i capi di Hamas hanno infatti suscitato il dibattito politico anche all’interno del governo, la cui linea – ribadita dal titolare della Farnesina – è quella di valutare insieme agli alleati quali passi compiere: «Prudenza, lettura delle carte, discuteremo cosa fare» , ha detto il vicepremier sottolineando che «noi sosteniamo la Cpi ma deve agire puntando sul diritto e non sulla politica». E «ho qualche dubbio sull’utilità” della scelta della corte, “in questo momento in cui invece bisogna arrivare alla pace».Sessione di dialogo allargata ai Paesi arabiLe discussioni proseguiranno quindi a Fiuggi, presso il Palazzo dei Congressi, con una sessione di dialogo allargata ai ministri di Arabia Saudita, Egitto, Giordania, Emirati e Qatar, oltre al segretario generale della Lega Araba. «Solo insieme possiamo trovare soluzioni concrete che possano portare pace e stabilità nella regione», ha sottolineato Tajani. A conclusione della prima giornata dei lavori e in occasione della giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, i ministri G7 parteciperanno alla cerimonia di inaugurazione di una panchina rossa, a sottolineare l’attenzione che la presidenza italiana vuole dedicare al tema.Ucraina al centro della seconda giornata di lavoriMartedì, la seconda giornata dei lavori si aprirà con una discussione sull’Ucraina e vedrà la presenza del ministro degli Esteri ucraino Andrij Sybiha. Nella sessione verranno discusse le modalità di sostegno a Kiev, alla luce dei segnali preoccupanti di escalation russa con massicci raid sulle città ucraine, la revisione della dottrina nucleare adottata dal presidente Putin e il coinvolgimento nella guerra delle forze nordcoreane. Lo sguardo sarà rivolto anche alle iniziative per la futura ricostruzione, della quale l’Italia sarà in prima linea con l’Ukraine Recovery Conference ospitata a Roma a luglio 2025. Il prossimo anno sarà chiave per comprendere meglio gli scenari negoziali futuri e le prospettive per arrivare ad una pace giusta: dal G7, si ribadirà che ogni soluzione dovrà vedere coinvolta l’Ucraina e l’Europa, mentre si guarderà con attenzione alla nuova politica americana targata Donald Trump che si insedierà a gennaio prossimo.