Ascolta la versione audio dell’articolo2′ di lettura«L’allungamento della vita lavorativa costituisce una necessità, condivisa da quasi tutti i Paesi avanzati, per la sostenibilità dei sistemi previdenziali. Sono allo studio del Governo incentivi alla permanenza nel mercato del lavoro». Lo indica il Piano strutturale di bilancio in cui si aggiunge che «al fine di assicurare una partecipazione attiva al mercato del lavoro, in linea con le tendenze demografiche, il Governo si impegna a introdurre modifiche sui criteri di accesso al pensionamento». Novità si prospettano anche per i dipendenti pubblici, con il superamento della «obbligatorietà di ingresso in quiescenza».Psb, a studio incentivi permanenza lavoro e modifiche criteri accesso pensioniInfine, per la previdenza complementare, «il Governo intende modificare i meccanismi che sovrintendono alla previdenza complementare per favorirne la diffusione, anche da un punto di vista della previdenza sanitaria. L’obiettivo è di introdurre soluzioni volte a potenziare il pilastro pensionistico complementare, promuovendo una maggiore adesione ai fondi pensione su base volontaria e, nel contempo, la destinazione del montante maturato a rendita pensionistica». Tra i 33 Ddl collegati alla legge di Bilancio, vengono inclusi anche «interventi in materia di disciplina pensionistica».Loading…Giorgetti: Psb non lascia indietro nessuno, attenti a pensioni e sanità«Il Piano non lascia indietro nessuno. Si concentra sulla sostenibilità del sistema pensionistico e la qualità del sistema sanitario. Ma poiché nel lungo termine la sostenibilità del welfare dipende dalla demografia, accanto al potenziamento e all’ordinato sviluppo dei pilastri complementari di previdenza e sanità, il Piano rafforza le politiche per la famiglia, per sostenere la natalità e la genitorialità, con migliori servizi alle famiglie e incentivi dedicati». Così il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, nella prefazione al Piano strutturale di bilancio 2025-2029 presentato in Parlamento.Piena attuazione Pnrr e riforme da giustizia a fisco Tra le altre indicazioni contenute nell’introduzione, firmata dal ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, del Piano Strutturale di Bilancio (Psb) ci sono: la piena attuazione degli impegni assunti con il Pnrr e poi una serie di riforme che riguarderanno dal fisco alla giustizia con l’arrivo di «nuove misure volte a migliorare la compliance nelle transazioni che coinvolgono il consumatore finale in campo tributario e la riduzione della durata dei processi e abbattimento dell’arretrato in quello giudiziario». Previste anche la riforme nella Pa (per migliorare i servizi), la digitalizzazione, la concorrenza e l’ambiente imprenditoriale nella nuova legge Concorrenza 2024. Saranno poi attuate «misure per migliorare la programmazione e il controllo della spesa pubblica e per responsabilizzare i centri di spesa a livello statale, regionale e locale in coerenza al progredire della cosiddetta ’Autonomia differenziata’».