Ascolta la versione audio dell’articolo2′ di letturaCi sono i portali del Quirinale, del Csm e della sezione romana di Fratelli d’Italia tra gli obiettivi bersagliati dagli hacker filorussi Noname057 (16). La campagna offensiva, avviata in seguito alle dichiarazioni del presidente della Repubblica Sergio Mattarella su Russia e Terzo Reich, è arrivata al dodicesimo giorno consecutivo. Gli attacchi – sempre di tipo Ddos (Distributed denial of service) – sono rivolti a soggetti del settore pubblica amministrazione, magistratura, poste. Allo stato risultano non raggiungibili i siti del Csm e dei Comuni di Pescara, Doues (Aosta) e Bionaz (Aosta). L’Agenzia per la cybersicurezza nazionale è intervenuta per avvisare e supportare i target nel ripristino delle funzionalità. Una nota del Quirinale informa però che il sito Internet del Quirinale non è stato oggetto di alcun attacco informatico.Agenzia cyber: più attacchi russi dalla visita di Zelensky Gli attacchi degli hacker filorussi in Italia hanno subito un’intensificazione dal 10 gennaio, in concomitanza con la visita del presidente ucraino VolodimirLoading…Zelensky a Roma. A evidenziarlo è il bollettino di gennaio dell’Agenzia per la cybersicurezza nazionale. Gli impatti – si legge ancora nel report – sono rimasti contenuti, «coerentemente con la strategia già adottata da questi gruppi, basata sul colpire siti secondari, spesso privi di protezioni adeguate, con l’obiettivo principale di amplificare la portata mediatica degli attacchi».Nel primo mese del 2025 si è registrata una diminuzione del numero di eventi cyber (sono stati 205) e degli incidenti con impatti confermati (47). Sono risultati invece in aumento gli asset potenzialmente vulnerabili (15mila). Il settore maggiormente colpito è la Pubblica amministrazione centrale. La modalità più usata è il Ddos (Distributed denial of service), impiegato daifilorussi Noname057(16) anche negli attacchi di questi giorni.