Una comunicazione del ministero dell’Economia rende noto che l’Italia è pronta a richiedere la settima rata del Pnrr all’Unione europea. L’importo sarà di 21 miliardi di euro, e la presentazione della domanda dovrebbe essere fatta entro la fine dell’anno. Il ministero ha anche chiesto alle amministrazioni locali di rendicontare i progetti entro il 13 dicembre 2024.
La quarta rata del Pnrr è particolarmente importante per il finanziamento di diversi progetti legati ai trasporti e all’energia. Tra questi il potenziamento delle reti energetiche che trasportano elettricità e l’installazione di migliaia di colonnine per la ricarica delle auto elettriche.
Italia pronta a chiedere la settima rata del Pnrr
Il ministero dell’Economia e delle Finanze ha comunicato di essere pronto a richiedere la settima rata del Pnrr all’Unione europea. Per farlo esorta le amministrazioni a completare le operazioni di rendicontazione degli obiettivi connessi a questo finanziamento entro il 13 dicembre 2024. La nota è firmata dal Ragioniere dello Stato Daria Perrotta ed è stata inviata a tutte le Amministrazioni titolari di misure Pnrr, all’Unità di Missione Pnrr e per conoscenza alla Struttura di Missione della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
La settima rata del Pnrr sarà fondamentale per diversi ambiti di sviluppo del Paese. Il suo valore totale è di 21 miliardi di euro e andrà a finanziare numerosi progetti, legati principalmente ai trasporti e all’energia. Per ottenerla, il Governo deve continuare a portare avanti alcune riforme strutturali che rendano più efficiente la macchina dello Stato. Tra queste nuove leggi ci sono:
la legge sulla concorrenza;
l’entrata in vigore del Testo unico delle rinnovabili;
l’efficientamento energetico degli edifici per le famiglie più vulnerabili;
il miglioramento della velocità dei pagamenti della Pubblica Amministrazione;
la revisione della disciplina del servizio civile universale per favorire la partecipazione dei giovani.
I progetti della settima rata del Pnrr
Sono numerosi i progetti che saranno finanziati con i fondi della settima rata del Pnrr. Una particolare attenzione sarà riservata ai trasporti, con una nuova spinta verso quelli a emissioni zero. Saranno installate 16mila colonnine per la ricarica delle auto elettriche, un’infrastruttura fondamentale anche alla luce della grave crisi del comparto dell’auto. Una delle ragioni che spinge i consumatori a non fidarsi delle auto a batteria è proprio la loro autonomia e la paura di non trovare abbastanza colonnine per la ricarica.
Sarà inoltre potenziata la rete elettrica con due progetti, “Tyrrehnian Link” e “SA.CO.I.3”. La tenuta delle infrastrutture energetiche è uno dei temi più discussi negli ultimi mesi in termini di infrastrutture. La sostituzione di auto a combustione con auto elettriche e delle caldaie a metano con le pompe di calore, fino all’intelligenza artificiale, sono fattori che mettono sotto stress le reti esistenti, che non sono state pensate per carichi così intensi e già vanno in sofferenza in estate, quando i consumi si alzano. Infine, fondi anche per l’agricoltura e anche per 55.000 borse di studio agli studenti meritevoli meno abbienti e di 7.200 borse di dottorato.